Descrizione

Parlando di Saint-Oyen, non si possono non citare alcuni personaggi particolari, che divennero famosi per la loro generosità, sia nel loro paese natìo, sia fuori di esso. Il primo fu il mistico Jean Antoine Pellissier. Nato nella frazione di Baugiers il 22 settembre 1715, dopo aver condotto un'infanzia da pastorello, all'età di 15 anni, in seguito alla morte del padre, si trasferì ad Aosta a lavorare come inserviente nel prestigioso collegio di Saint-Bénin. Qui, ben presto, poté dedicarsi, con straordinari risultati, agli studi teologici, che approfondì a Lione. In seguito, a Torino, divenne notaio; quindi si trasferì in Toscana, a Roma e, infine, nei pressi di Avellino, dove all'insegnamento del catechismo unì una vita rigorosamente ascetica: viveva in un eremo, cibandosi di vegetali, dormendo sulla nuda terra e infliggendosi penitenze corporali. A Napoli, nel 1764, si distinse nell'assistenza agli ammalati colpiti da un'epidemia. Si narra che alla sua morte, avvenuta il 21 ottobre 1786, seguì un tal numero di eventi miracolosi che si iniziò subito il processo per la beatificazione.

Un altro celebre personaggio di Saint-Oyen è il medico autodidatta e rabeilleur (così si chiama in dialetto locale chi sa curare le distorsioni, i nervi fuori posto e, in generale le affezioni articolari ed ossee) Pierre-Julien Proment, vissuto tra il 1792 e il 1857. Si dice che, oltre "ad aggiustare le ossa", desse efficaci consigli per curare uomini e animali. La sua fama travalicò presto i confini del suo paese: lo chiamavano da tutta la Valle del Gran San Bernardo e addirittura, nel 1856, fu chiamato a curare il vescovo André Jourdain. Tuttavia non approfittò di questa reputazione per arricchirsi: al contrario, aprì una sorta di albergo per ospitare gratuitamente poveri e ammalati.
Altri due insigni personaggi di Saint-Oyen sono stati due intellettuali con lo stesso cognome: il sacerdote Jean Mellé (1711-1789) ed il professor Jean-Oyen Mellé (1821-1896).
Jean Mellè visse soprattutto a Torino dove fu precettore del giovane Vittorio Alfieri e dove partecipò attivamente al movimento letterario dell'epoca.
Jean-Oyen Mellé fu dapprima insegnante al Collège Saint-Bénin poi, nel 1872, fondatore e direttore del Courrier de Turin. Fu anche appassionato ricercatore di storia locale: a lui si devono importanti biografie storiche di nobili valdostani e, soprattutto, un'opera fondamentale per la storia delle vie di comunicazione in Valle d'Aosta: De la viabilité dans la Vallée d'Aoste jusqu'en 1848. A lui è stata intitolata la biblioteca comunale.

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